INFINITO TETRAEDRO

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Tutti conosciamo, concettualmente, cosa significa il principio e la fine, la nascita, la morte, il bene, il male, il desiderio e il possesso di un bene.

Anche se poi, nel momento esatto in cui la nostra consapevolezza, cerca di elaborarne il contenuto vero e assoluto, e prova di poter tracciare con contenuti logici una risposta concreta e veritiera, allora si perde invece il significato totale: vediamo perché.

Ogni personalità o tipologia psichica, ha un suo proprio carattere di base; ed è proprio in funzione di questa caratteristica, che si possono distinguere le diverse tipologie psichiche che sono la base delle diversissime personalità esistenti.

Vediamo come ogni personalità, possiede, una propria funzione comportamentale, necessaria una all'altra, per l'eco sistema di cui la natura stessa ha dotato l'umanità nell'arco di tempo, richiesto per la sua stessa evoluzione e sopravvivenza. Ciò avviene tramite una continua trasformazione e aggregazione dei comportamenti che distinguono una personalità dall'altra, in una versatilità continua e permanente.

Noi tutti sappiamo per certo, che esistono ruoli di comportamento Paterno e Materno. Questi sono ruoli simbolici, assunti esclusivamente in maniera astratta e convenzionale, necessariamente costituiti attraverso tutto il tempo evolutivo dell' esistenza fino ad ora; richiesto al genere umano stesso. Un tempo necessario, atto a: formare il tessuto sociale che sostiene tutti i rapporti di interazione interpersonali, i quali, sono la base principale di tutto lo scibile umano, così come viene espresso ed è da tutti noi concepito.

I Ruoli di comportamento Maschile e Femminile, sono ruoli reali, identificati e fisicamente assunti, esclusivamente in maniera concreta nel proprio Io razionale, anch' essi acquisiti dall'esperienza diretta, attraverso il tempo evolutivo stesso. Adatti a dirigere il comportamento sociale e\o personale, del comportamento attivo, visibile all' esterno, conformandosi al proprio sesso d'appartenenza.

Definiamo quindi questi quattro ruoli comportamentali: in Simboli astratti e le loro simbologie concrete ed oggettive.

I simboli creano: le Istanze psichiche che formano la mente dell' uomo.

I simboli e le loro simbologie, sono e rappresentano la base totale dello: scibile umano.

Vediamo ora, di conoscere questi simboli molto più da vicino, cerchiamo di vedere quali legami hanno e quale tipo di gerarchia interattiva e disposizione spaziale simbiotica obbligata assumono tra loro. E come si gestiscono e autogestiscono in una convivenza oligarchica, o anche connivenza, o in una autonomia autarchica. Ma pur sempre legati uno all'altro in una simbiosi totale e infinita di scambio psichico-energetico. Uno scambio estremamente necessario alla sopravvivenza dei medesimi, il quale, è sempre posto in una coalizione temporale perpetua e perfetta. Ma anche, come può avvenire la loro trasformazione da simboli reali a irreali. Cioè: come possono dei simboli psichici, che sono provenienti, principalmente, da una dimensione temporale antecedente e soggettiva spirituale o, altresì virtuale e solamente di natura astratta e invisibile, che divengono di conseguenza nel tempo divenire, anche una realtà oggettiva, incarnata in oggetti, persone e, tutto ciò che di esistente nel materiale si trova nel mondo; e viceversa, tramite la disgregazione e mutazione degli stessi simboli reali e quindi materiali, ritornano a essere di nuovo in pura energia creativa, predisposta dalla costante variabilità temporale ( passato, presente, futuro ).

 

DESCRIZIONE DEI SIMBOLI

Simbolo n° 1: Paterno ideale " Potere " .

Simbolo analogico che rappresenta il potere finale assoluto di tutti gli aspetti psichici vissuti dall’ individuo.

Simbolo dell'essere, Paterno ideale.

Questo è un simbolo che possiede una dimensione rappresentata assolutamente ed unicamente in una proiezione mentale soggettiva ed astratta, evidenziato esclusivamente nella proiezione mentale della realtà immaginale.

Simbolo n° 2: Materno reale " Possesso " .

Simbolo logico e oggettivo, solido e materiale, che attiva la sensazione soggettiva ed astratta del piacere tramite il possesso delle cose esclusivamente materiali, sia per quelle animate e non, evidenziate in maniera concreta e tangibile.

Simbolo dell'avere, Materno reale.

Simbolo che possiede una dimensione rappresentata assolutamente e unicamente nel mondo reale oggettivo.

Simbolo n° 3 : Paterno reale " Azione ".

Simbolo logico che rappresenta l'azione comportamentale attivata dalla sensazione soggettiva della sofferenza, che spinge a compiere azioni che conducono al possesso delle cose, animate e non, evidenziate in maniera concreta e tangibile.

Simbolo dell'avere, Paterno reale.

Simbolo che possiede una dimensione rappresentata assolutamente nel mondo reale oggettivo.

Simbolo n° 4 : Materno ideale " Creatività " .

Simbolo analogico che rappresenta la generazione di energia psichica; la quale, come l' acqua che scaturisce dalla sorgente, produce tutta la creatività iniziale in senso assoluto di ogni pensiero soggettivo, vissuto esclusivamente come realtà immaginale delle cose e delle azioni mentali da svolgersi, le quali, creando una forte spinta pulsionale, inducendo l’ individuo ad espletare direttamente ogni tipo di azione oggettiva e concreta, espletata tangibilmente dal medesimo individuo.

Simbolo dell'essere, Materno ideale.

Simbolo che possiede una dimensione rappresentata assolutamente in una proiezione mentale soggettiva, cioè, unicamente riferita alla realtà immaginale.

Proviamo ora di capire la disposizione gerarchica dei simboli e perché, questi, possiedono questo tipo di disposizione gerarchica-temporale tra loro.

Accertato che i simboli Paterno e Materno ideale, sono simboli aventi natura astratta. Quindi assolutamente non esistenti nella realtà, ma comunque presenti in una realtà di pura proiezione psichica spirituale, o virtualmente nella realtà immaginale dei simboli questi simboli, attingono e cedono energia psichica in un perfetto accordo e comunione simbiotica, uniti alla funzione di quei simboli che hanno una dimensione reale.

Nella realtà dei fatti, vediamo come e quali equilibri esistono tra i simboli astratti soggettivi e i simboli reali oggettivi all' interno del sistema psichico umano, sia nel senso prettamente individuale e quello sociale; predisposto per la lotta di accaparramento del potere e quindi dell' egemonia gerarchica-psicologica, sugli altri simboli, per garantirsi la sopravvivenza. Tale potere, e quindi la certezza di sopravvivere per i sopracitati simboli, può ottenersi solamente attraverso l'introiezione di energia psichica fornita dai simboli oggettivi e reali, ( Paterno e Materno reale ) entrambi, subordinati ai simboli soggettivi ideali ( Paterno e Materno ideale ).

Il simbolo n° 1, possiede per sua natura, solamente un essenza psicologica del tipo: simbolico e astratto. Nella sua funzione di simbolo soggettivo " Paterno ideale " rappresenta nel suo senso di onnipotenza all' interno ed esterno dell' individuo: il potere assoluto, il rigore e la rigidità nell' esigenza dell' ubbidienza comportamentale da parte dei simboli gerarchici inferiori e subordinati a lui stesso. Questo simbolo rappresenta l' autorevolezza ed il dominio assoluto, su tutti gli altri simboli gerarchici subordinati; è disposto, a qualsiasi costo, ed arroganza, nei confronti dei propri simboli subordinati in termini di determinazione, pur di appagare qualsiasi desiderio da lui avvertito; anche il più sfrenato e senza senso, o che abbia un qualche motivo logico per sé. L' unica cosa che importa a questo simbolo: è appagare qualsiasi esigenza avvertita al proprio interno; ciò può avvenire tramite l' avvenuto possesso di qualsiasi cosa essa sia; sia che sia, un qualcosa già conosciuto, o che sia tutt’ ora, ancora da incontrare e conoscere ( in realtà, a questo simbolo non importa niente di nessuno e non riconosce nessuna altra funzione psichica di altri che non sia solamente in funzione della propria ), così da poterla comunque introiettare e poter far così, accrescere sempre di più, il proprio potere psichico nei confronti degli altri simboli, all'interno della gerarchia simbolica raffigurante i quattro ruoli psichici.

Questo simbolo ha la proprietà di disporre di un potere decisionale totale su tutti gli altri tre simboli in modo completo ed assoluto. Questo simbolo, può decidere in ogni istante, qualunque funzione comportamentale attiva che possono e devono obbligatoriamente gestire i suoi simboli subordinati, e quali altre non. Non ammette in nessun modo, decisioni comportamentali prese in maniera autonoma da parte degli altri simboli assoggettati al suo potere.

Difatti questo simbolo non transige dalle sue esigenze, perché vuole e richiede assoluta ubbidienza psicologica espressa in ogni forma dai propri simboli subordinati; sia del pensiero, sia nel comportamento, che devono poter soddisfare unicamente le aspettative, dei propri desideri e funzioni psichiche. Questo simbolo ha una vocazione "totalitaria" sui suoi simboli subordinati. Ha la pretesa di vietare ai suoi membri o "sudditi" che siano, qualsiasi escursione fuori dei suoi confini; infatti: esso teme che le relazioni con il mondo esterno possono in qualche modo nuocergli. Il suo unico scopo è quello di divenire sempre più grande, espandendo, in termini spaziali e volumetrici, il suo stesso potere simbolico, così da poterlo esercitare possibilmente all' infinito. In modo superiore a tutti gli altri uomini, o Dei, che il simbolo stesso può incontrare sul suo cammino temporale nel divenire del tempo.

Questo simbolo assume all' interno della mente, un' investitura psichica, puramente di tipo: soggettiva, cioè: di natura astratta e invisibile. Perché i simboli, sono costituiti di pura energia psichica, la quale, questa energia, può essere investita o disinvestita tramite il ruolo del "transfert psichico mentale", in tutte quelle oggettivazioni logiche, definite in quegli oggetti o beni animati e non, ma esclusivamente di tipo tangibile. Ed in quelle oggettivazioni analogiche interne ed esterne, di tipo: idee, pensieri, riferimenti a personaggi mitici e non. Tutto ciò, però, deve avvenire, puramente ed esclusivamente del tutto in funzione dei propri desideri soggettivi, predisposti a tutta una serie infinita di incessanti e molteplici variabilità psico-attitudinali, anche manifestamente in contrasto tra loro medesime.

Il simbolo n° 1, cerca investiture soggettive reali e non, unicamente in base al suo pensiero e modello simbolico, che sono vincolanti ad aspettative psichiche personali, in cui lo stesso simbolo, trova la sua stessa congenialità gratificante per la sua sopravvivenza e per un suo stesso accrescimento, dove può in maniera indisturbata, soddisfare il proprio Ego. In pratica tutti i simboli subordinati, devono soddisfare, unicamente i suoi propri bisogni. Anche se poi, i simboli subordinati e schiavizzati al suo servizio, non saranno mai riconosciuti in nessun modo della loro opera prestata, proprio per il suo naturale rigore e rigidità psichica, del non transigere mai su nulla che non sia appartenente alla propria funzione: cioè, esclusivamente di dominare sopra tutti, utilizzando ogni mezzo.

Conosciamo in questo modo, che il simbolo Paterno ideale, finalizza il suo potere, esclusivamente per sottomettere gli altri simboli a se stesso, i quali, sono da lui stesso ritenuti assolutamente di grado psichico inferiore, e non abbastanza intelligenti per lui, con obbligo di ubbidienza totale e assoluta nel servirlo. Questo gioco di potere, permette a lui stesso di divenire, il fine ultimo di tutta l' esperienza individuale vissuta fino a quel momento del suo tempo presente attuale. Includendo tutte le esperienze vissute con la propria consapevolezza, che si sono aggiunte a quelle preesistenti, trasmesse ed ereditate in maniera inconscia dai propri genitori naturali o adottivi .

Questo simbolo, diventa quindi il risultato finale del lavoro interattivo di tutti gli altri simboli che gli sono nel suo ruolo gerarchico ritenuti inferiori. Rappresenta pertanto quel simbolo presente nella psiche dell' individuo, che accumula l'energia psichica finale e totale di tutte quelle effettive esperienze reali vissute durante tutto l' arco di durata della vita dell' individuo. Divenendo nel contempo memoria totale delle esperienze positive e negative vissute fino al tempo del presente reale ed attuale nell’ Io razionale dell' individuo.

Si riconosce al simbolo Paterno ideale, una funzione mentale che dimostra l'assoluta rigidità del proprio pensiero e della esigenza da parte degli altri simboli o ruoli simbolici assoggettati e subordinati al suo comando di far tenere modellandolo, sempre un comportamento unicamente in funzione della propria esigenza simbolica, all'interno della totalità del proprio -sé- psichico. Ciò fa dedurre che il simbolo Paterno ideale stesso, rappresenta l' eventuale blocco a non poter fare assolutamente effettuare quelle azioni che sarebbe invece opportuno svolgere in un tempo prossimo futuro, che a lui non sono per niente congeniali. Questo simbolo raffigura il fine ultimo del tempo del presente attuale. In pratica questo simbolo rappresenta simbolicamente, una sorta di cancello del tempo, una barriera metapsichica, ove oltre non esiste più niente, se non il nulla, il vuoto, la morte. In questo modo, questo simbolo, ha la possibilità di prendere tutti i servizi psichici vissuti nel tempo del passato, fino al momento del suo stesso tempo presente ed attuale: al fine di divenire più grande. Più diventa grande e più richiede servizi, più diventa esigente verso i propri simboli assoggettati, divenendo così un accumulatore di energia psichica. Il simbolo Paterno ideale è ritenuto essere un simbolo: "egoista".

VEDIAMO ORA ALCUNI SIMBOLI DI RIFERIMENTO ANALOGICI, DI INVESTITURE PSICHICHE DI NATURA SIMBOLICA IDEALE DI QUESTO SIMBOLO

Tutte le forze divine superiori, il potere, la bellezza, le passioni amorose, le gelosie assurde, il desiderio inestinguibile di ricchezza, la conoscenza e il sapere culturale di tutto ciò che è stato e di quello che sarà. In pratica, il simbolo n° 1, viene simbolicamente descritto come il demone della bellezza, la distruzione della vita, della salute. E ancora lo ritroviamo in tutto ciò che è antagonista di Dio ( simbolo n° 4 ), che è invece creatore di tutte le cose esistenti nell' intero Universo. Quindi il simbolo n° 1, lo troviamo nel comportamento distruttivo e nella disgregazione materiale di tutto ciò che è rappresentato e già ovviamente posseduto tramite l' investitura reale e appartenente al simbolo Materno reale n° 2.

vedremo poi altri riferimenti e arricchimenti descrittivi per completare l'analisi del simbolo n° 1, che saranno trattati in seguito in maniera più approfondita e completa, quando ci appresteremo a conoscere il comportamento generale dei simboli.

Cerchiamo ora di capire come fa il simbolo n° 1, ad assorbire l'energia psichica necessaria alla sua stessa sopravvivenza. Dal momento che per sua natura, ottiene e considera la sua stessa funzione unicamente nel potere. Quindi come tale, questo simbolo, non fa assolutamente nulla per nessuno. Quindi, ci deve essere un altro simbolo che pensa e lavora per il suo soddisfacimento, e per suo unico servizio psichico, in quanto, questo simbolo, è assolutamente subordinato unicamente alla sua funzione ed esigenza di farlo sopravvivere. Questo simbolo e il n° 2: Materno reale. Cioè, la sua bocca da cui il simbolo n° 1, introietta la sua alimentazione psichica.

Materno reale: e il simbolo logico che provvede ad alimentare attraverso una alimentazione energetica-psichica di tipo reale e razionale il simbolo n° 1. Una alimentazione che avviene tramite il possesso delle cose reali. Il poter esercitare e percepire in forma reale il senso di piacere, che gli deriva dal possesso di un bene. Quindi questo simbolo rappresenta la sensazione attiva del piacere e del possesso, nel momento del consumo del bene stesso.

Allora non si può fare a meno di notare come il simbolo n° 1 ed il simbolo n° 2, sono e vivono, in una simbiosi e connivenza assoluta e totale, in un legame psichico-simbiotico necessario alla loro stessa sopravvivenza. In quanto, l'esigenza del simbolo n° 1, diviene contemporaneamente l'esigenza del n° 2 ( il senso di piacere, viene percepito nell' esatto istante che ogni azione attiva dei simboli inferiori, si è trasformata nel simbolo n° 1 ). Quindi questo denota che questi due simboli hanno pari potere funzionale nell'interazione dello psichismo umano; come a divenire, anzi ad essere, un unico simbolo duale: "materia e spirito". Più avanti nei prossimi paragrafi, vedremo in che modo questi simboli sono uniti e in quale simbiosi ideale-reale, o desiderato-posseduto agiscono. Ma ora cerchiamo di descrivere il simbolo Materno reale in una maniera più completa.

Il simbolo Materno reale, è legato per sua natura a tutto ciò che rappresenta il senso di piacere, attraverso i possesso delle cose materiali. Questo simbolo, è anche rappresentato astrattamente, tutte le volte che l’ individuo prova quella sensazione di vivere nel proprio Io, nel momento esatto del possesso reale dei suoi desideri; solamente in quel momento del presente in cui esso possiede realmente quel qualcosa che ha precedentemente desiderato veramente di possederlo, l’ individuo si sente vivo e trae il godimento. Allora si può ben capire che il simbolo Materno reale è rappresentato da tutto ciò che esiste materialmente in natura, in maniera evidente e reale. Tutto ciò che si può toccare con mano, tutto quello che esiste per davvero ed è visibile in riferimenti reali quali: cibo, cose e persone. Difatti questo simbolo, viene anche materialmente e visibilmente riferito al corpo reale della donna in genere, o anche più precisamente all' organo genitale femminile.

Naturalmente all'inizio della sua formazione esistenziale, il bene posseduto era unificato e semplificato nel latte materno, da cui il bambino appena nato traeva istintivamente il suo sostentamento vitale necessario alla sua stessa sopravvivenza. E’ ovvio che in questa fase iniziale della vita del neonato, il senso di godimento, è essenziale in base alla sua vera ed esatta possibilità di assimilarlo attraverso il possesso della madre-oggetto. Potendolo succhiare direttamente dal corpo della madre, inizia così a crearsi in concreto, il simbolo Materno reale .

Il simbolo del piacere n° 2, identificato e oggettivato originariamente nel simbolo Materno reale, si trasforma e si moltiplica all'infinito, in milioni e milioni di simboli diversi e reali di godimento, da possedere nell'arco del tempo della crescita dell'individuo, durante la sua età evolutiva. Racimolando in questo modo, molte esperienze; provando sempre strategie diverse per poter soddisfare il bisogno di possesso del bene oggetto-madre, che gradatamente nel tempo evolutivo della crescita del bambino, si è nel divenire del tempo dell’ evoluzione della crescita mentale e fisica dello stesso, divenuto individuo adulto, si è trasformato ora, in miliardi e miliardi di oggetti e di possibilità diverse, dove poter similmente, identificare in maniera analogica, lo stesso simbolo Materno reale; che, intanto anche questo simbolo, con la crescita diventa sempre più esigente e possessivo.

La sensazione del piacere che si prova nel momento che la persona riesce a possedere il bene desiderato, indica che il simbolo materno reale, esistente dentro la sua psiche, ha incamerato dentro se stesso, attraverso la fase psichica chiamata "introiezione", tutta quella energia psichica, che quello stesso oggetto-simbolo possedeva, e per cui è stato psicologicamente investito tramite il pensiero, nella sua funzione simbolica di alimentazione energetica. Questa fase: ( introiezione psichica ) è necessaria alla sua stessa sopravvivenza e alla sua conseguente crescita in espansione volumetrica, soddisfacendo così per il momento la fame di energia psichica del simbolo n° 1, suo diretto simbolo capo superiore.

Questo simbolo logicamente è analogicamente legato alla madre in senso materiale, quindi, questo simbolo è assolutamente necessario che esista, per la sopravvivenza reale dell' individuo. Oltretutto, questo simbolo è estremamente funzionale nel ruolo dello svolgimento psichico dell’ affettività emotiva, per il conseguente accudire protettivo ed avvolgente che trasmette La trasmutazione simbolica di questo simbolo, si trova facilmente in tutto ciò che è rappresentato in maniera analogica al femminile, da divenire così seducente, ad un punto tale, da considerarlo un bene di possesso per eccellenza; specialmente riconosciuto nel corpo materiale stesso della donna, estraneo da quello della propria madre realmente conosciuta.

Questo simbolo, viene riconosciuto attraverso quel fenomeno psichico, denominato: transfert, che è la base della spinta psichica pulsionale degli istinti primari, verso la traslazione-sublimazione di tutti gli individui viventi, nella miriade di oggetti desiderati esistenti nel mondo materiale. Oggetti, che in maniera simbolica logica o analogica, diretta o indiretta, rappresentano una investitura simbolica "per analogia" psichica, a quello del simbolo Materno reale.

Si percepisce da questa funzione psichica, che il compito del simbolo materno reale è preposto al riconoscimento e all' investitura psichica razionale, verso tutti quegli elementi esterni, che sono fonte di stimolazione e quindi fortemente desiderati da parte del simbolo n° 1; il quale, attraverso il possesso o meglio dell'introiezione psichica diretta di quel tipo di bene da parte del simbolo reale n° 2 stesso, può gestire la demolizione, o altresì, la disgregazione simbolica del valore iniziale di quell' oggetto-simbologia posseduta. Trasformandolo così da bene reale a bene psichico. Perché ora, tramite il possesso di quell’ oggetto che è divenuto piacere, il simbolo materiale n° 2, è ridivenuto pura energia psichica, è può essere finalmente incorporata dal simbolo n° 1. Quindi il simbolo n° 1, decide il tipo di desiderio e quale versione simbolica e astratta prima e concreta poi, che deve possedere il simbolo n° 2. Il simbolo n° 2, nella sua versione reale, decide il tipo di possesso materiale reale del bene da possedere ( in pratica, su tutto ciò che materialmente esiste al mondo ). Questo processo psichico, avviene tutto in una unica simbiosi temporale, specialmente ora, che sono anche divenuti, attraverso la loro simbiosi unificata nel desiderio-possesso, una unica istanza mentale, di tipo Paterno. Praticamente, il simbolo n° 1 ed il n° 2, sono contemporaneamente la stessa cosa e, inversamente contraria simbolicamente a se stessi. Quindi sono contemporaneamente, lo stesso simbolo; ma anche due simboli completamente in contrapposizione simbolica tra loro ( il desiderio ed il possesso della stessa cosa, fa contemporaneamente, anche in modo di annullarla ). Difatti tutti i simboli, possiedono tra loro contemporaneamente nello stesso istante di tempo, la peculiarità di esistere in una dualità mentale e temporale, di: "materia-antimateria".

Questo indica che l' istanza mentale dove alloggia il simbolo Paterno, è formata contemporaneamente da un simbolo di natura astratta e da un simbolo di natura reale. Precisamente i simboli n° 1, e n° 2, per cui fa esempio il suo stretto rigore, senza crearsi pena alcuna per niente e nessuno; perfettamente evidenziato nella rigida e autorevolezza comportamentale adottata nei confronti degli altri simboli inferiori, in esatto contrasto al simbolo reale n° 2; il quale, invece, adotta un comportamento estremamente dolce, persuasivo, sensuale, avvolgente e seducente al punto tale da essere esattamente inverso e compensativo al simbolo rigido, nel suo comportamento. La funzione seducente del simbolo n° 2, scaturisce dalla necessità e funzione psichica, di ottenere la possibilità di avere così, vicino a sé, e quindi di possederlo, il simbolo n° 3 Paterno reale, ( generato dal n° 4, Materno ideale) che con la sua azione attiva che adotta tramite il suo diretto comportamento, permette la rigenerazione psichica del simbolo n° 1, ( Paterno ideale).

Ora vediamo di descrivere il simbolo n ° 3, in quale forma la sua azione viene richiesta, in funzione di quale necessità psicologica, e quale ruolo effettivamente questo simbolo svolge; e soprattutto, quale posizione simbolica-temporale, gli viene conferito all'interno della gerarchia simbolica, che forma la griglia psicologica della psiche umana.

Il simbolo n° 3, possiede la peculiarità psico-comportamentale, esattamente inversa al simbolo n° 2. Cioè, rappresenta l'azione comportamentale di tipo attivo, che è rappresentata in tutto ciò che è evidentemente reale e trova quindi, anch' esso, un riscontro diretto nel mondo oggettivo materiale. Ogni sua azione diretta e decisa in termini logici dagli eventi materiali, con cui questo simbolo entra o si trova in diretta relazione logica-analogica. Per cui questo simbolo ( simbolo n° 3, Paterno reale ), si evidenzia in tutti quei comportamenti attivi, nell' atto di realizzare qualsiasi cosa essa sia possibile, attraverso l' azione vera e propria del comportamento. Dunque qualsiasi azione venga effettivamente svolta dall’ individuo, in ogni sua funzione comportamentale. Questo simbolo, inoltre, rappresenta la lotta per la sopravvivenza, nella dimensione totale del suo comportamento in termini di potenza psichica e fisica. Questo simbolo, contribuisce a formare tutti quegli atti connessi alla volontà d' azione della difesa e dell' attacco, verso le avversità della vita. Infatti, è proprio in virtù della sua stessa vera potenza reale espressa nel gestire la propria forza e aggressività attiva, il fatto che l' individuo viene reso immune da pericoli e aggressioni esterne di ogni genere ( malattie comprese: è noto come in battaglia, sotto tensione emotiva di stress-azione, il soldato ferito guarisce più velocemente )

Questi pericoli e aggressioni che giungono dall' esterno, verso l’ interno del proprio -sé- psichico, sono rappresentati da: malattie contagiose, attacchi di nemici e quant' altro esiste contro la propria sopravvivenza includendo tutte quelle situazioni che minacciano e tentano di disgregare il simbolo n° 3 stesso. Tentando di ridurre la potenza di questo simbolo, si impedisce così, in questo modo, anche di servire il suo successore: simbolo del possesso n° 2 e di conseguenza il n° 1. Tale evento da parte di simboli nemici, serve per poter così indebolire tutto il -sé- psichico dell' individuo ( depressione mentale = a: non volontà ad agire ) così da esporre facilmente ed assoggettare in schiavitù, all' altrui dominio, tutto l' individuo.

Naturalmente questo simbolo possiede una sua presenza oggettiva nel mondo reale. Come tale: questo simbolo, ha un suo corpo e quindi una sua solida tridimensionalità, che la si ritrova in tutti quegli oggetti che hanno una forma contundente e penetrante; anche non necessariamente conosciuti nella classica e reale forma oggettuale di tipo fallica, che è originariamente posseduta dall' organo sessuale della razza maschile degli umani. Ma appunto, anche, in tutti quegli oggetti, che per somiglianza o per analogia, rappresentano la forza reale della penetrazione in altri corpi.

Ovviamente, questo simbolo può essere usato anche per la possibile introduzione dentro al proprio corpo, inteso come attacco autolesionista, o dentro un altro corpo esterno al proprio -sé- psico-fisico di se stessi. Difatti, il simbolo n° 3 agisce sia per difendere o colpire se stesso, sia per agire e colpire con la sua potenza l’ ambiente esterno con i suoi elementi simbolici gratificanti. Compito che é evidenziato in tutte quelle azioni, che l' individuo pone in atto per conquistare il possesso materiale di qualcosa, da poterla offrire come energia psichica di possesso al simbolo n° 2, il quale, a sua volta agisce in funzione di offrirla poi tramutata in energia pura, al simbolo n ° 1.

Importante è sottolineare la forza di volontà psichica, di cui il simbolo n° 3 è dotato, la quale, è sempre proporzionale in rapporto alla funzione della sua potenza o volume di grandezza psichica raggiunta. Questa grandezza simbolica del simbolo, è possibilmente definita nella prestazione reale e fisica posseduta dal corpo, che indica salute, sia fisica che psichica, che diviene necessaria, per un perfetto equilibrio d' azione nei confronti dei compiti da eseguire nella vita. Il fatto, che nel momento stesso che il simbolo n° 3, possiede la potenza necessaria a soddisfare le esigenze del simbolo n° 2, tramite la propria energia psichica, riesce in eguale modo anche a combattere e a difendersi all' interno del proprio -sé- psico-fisico, a vincere, guarire e superare anche eventuali malattie, in cui i due corpi mentale e fisico, potrebbero essere incorsi nel tempo della lotta stessa per la sopravvivenza.

Nei prossimi capitoli che seguiranno, andremo ad esaminare di quale tempo simbolico parliamo, e completeremo ulteriormente la descrizione del simbolo n° 3, in tutte le sue possibili forme logiche e analogiche; sia quelle interiori presenti nel proprio -sé- psichico, che a quelle esterne riconosciute in tutte altre forme ed azioni attive, le quali, sono comunque sempre in unione ai simboli n ° 2 e n° 1. Avendo così la possibilità di poter descrivere la completezza comportamentale dei simboli, tramite l' ampiezza della conoscenza descrittiva che seguirà.

Ma ora vediamo chi concede l' energia psichica necessaria all' esistenza materiale del simbolo n° 3; questo simbolo è appunto il n° 4, il simbolo: " Materno ideale ".

Materno ideale e il simbolo che rappresenta la creatività iniziale assoluta di tutti gli eventi psichici generati dal pensiero, ancora privi di qualsiasi valore simbolico precedente; quindi, pensieri che non sono mai esistiti prima di quel momento, all' interno della psiche degli individui; infatti questo simbolo è preposto al pensiero iniziale di ogni azione. Il simbolo Materno ideale, cede attraverso la sua genialità e creatività mentale, tutta l' energia psichica necessaria all' espletamento di ogni azione attiva reale che gradualmente sostituisce la precedente, che avviene unicamente tramite il simbolo n° 3. Questo simbolo è assolutamente necessario alla gerarchia psichica, perché è servente delle classi di tutti quei simboli aventi una egemonia psichica superiore. Difatti questo simbolo è la sorgente di vita primigenia da cui scaturisce l' energia psichica necessaria alla sopravvivenza di ogni individuo.

Notiamo che questo simbolo ha la peculiarità attiva, di produrre il pensiero iniziale. Cioè, questo simbolo, questo simbolo ha la caratteristica psichica di poter continuamente creare, una energia psichica nascente, avente la possibilità di servire e costruire la nuova realtà che gradualmente va sostituendosi in maniera continuata senza sosta o stanchezza alcuna. Vediamo come.

Innanzi tutto, prendiamo l' esempio di una famosa equazione enunciata verso la fine del settecento, dal padre della chimica, Antoine-laurent lavoisier che dice: nulla si crea e nulla si distrugge. Ricordandoci che l' universo è un recipiente di energia, e che questa energia è indistruttibile. Difatti, è anche vera la famosa equazione che sancisce: tutto si trasforma e niente si distrugge.

Bene si capisce da questa affermazione che il simbolo n° 4, deve poter prelevare l’ energia psichica da qualche cosa di preesistente. Difatti: questo simbolo, preleva tutta l’ energia psichica che gli necessita per ricostituire la rinascita degli eventi del divenire, dalla disgregazione e demolizione simbolica, di una realtà preesistita, e cioè, dal suo simbolo antagonista n° 1. Prelevandola, per usare una espressione analoga: come da una sorgente di acqua fresca che sgorga di continuo dalla roccia e utilizzando tale energia psichica, divenuta di valore neutro, in quanto, questa ha oramai perso, e non possiede più nessun tipo di investitura logica o analogica, perché essa è stata persa nella disgregazione dei simboli predecessori. Il n° 4 può a questo punto, iniziare la creatività necessaria per l' investitura in un nuovo simbolo nascente, che può avvenire solamente in contemporanea alla disgregazione del simbolo precedente e poter creare così, un continuo rinnovamento nello spirito dell’ individuo senza interruzioni. Allora la deduzione logica è che il simbolo n° 1 ed il simbolo n° 4 sono la stessa cosa, perché tutti e due questi simboli esistono contemporaneamente nello stesso tempo di un unico tempo presente. Ma avendo essi stessi, compiti diversi, assolutamente contrapposti, rappresentano contemporaneamente l' inizio e la fine del tempo, in un incessante lavoro di moto perpetuo, come se fossero due simboli distinti. Ma nello stesso tempo, sono anche in simbiosi psichica, e divengono, un unico simbolo, con due funzioni esattamente inverse tra loro: come una medaglia che appunto, possiede obbligatoriamente, due facce opposte.

Ovviamente avendo questo simbolo una funzione materna, esibisce un comportamento materno, con tutte le caratteristiche conosciute come tali. Quindi, predisposizione a migliorare il presente, promuovere nuovi ideali e pensieri d' azione per il futuro. Questo simbolo è presente in tutto ciò che viene rappresentato nella ricostruzione logica e analogica della psiche, come se fosse per analogia metaforica: un metabolismo psicologico.

Essendo questo simbolo, composto di natura ideale, quindi di puro spirito, viene definito simbolo soggettivo: in quanto, non essendo legato ad alcuna realtà oggettiva, ha la possibilità di decidere senza pregiudizi alcuno: su quale simbolo reale successivo al precedente, può essere utile investire la propria energia psichica, e così dare vita a nuove avventure. Questa energia, può essere identificata, in una qualsiasi forma oggettiva esterna, sia logica o analogica che sia, ma comunque valida e adatta a promuovere ed alimentare le proprie esigenze future. Ma anche per la possibilità di disconoscere e di modificare l' investitura psichica precedentemente codificata.

Nel cedere energia psichica agli altri simboli, il simbolo n° 4, perde energia, diventa più magro e più debole e ha quindi bisogno di ricostituire la sua scorta di energia perduta, la quale, può attingere solamente tramite l' investitura di simboli reali esterni al proprio sistema psichico, in un fattore di tempo e spazio soggettivo. Diventando poi così, servitore all' investitura del simbolo Paterno reale, con una unione psichica-simbiotica totale tra questi due simboli, divenendo così in questo modo una unica istanza mentale, di tipo Materna. Tutto ciò che viene distrutto dal simbolo n° 1, diviene energia psichica buona per il simbolo n° 4. Questo simbolo, può finalmente con quella energia messagli a disposizione, andare a ricercare nuove realtà oggettive da assumere nel proprio -sé- che via, via, va formandosi.

I simboli n° 3 e n°4, sono quindi legati, l' uno all' altro. Divengono un simbolo solo o meglio una unica istanza mentale, denominata: "Istanza Materna". Questa istanza possiede funzioni psichiche e comportamentali, esattamente in opposizione, ed inversamente proporzionale a quella dell' istanza mentale di tipo Paterna. Infatti l' istanza Paterna è preposta alla demolizione e indebolimento dell' esistenza del padre reale. Invece, l' istanza Materna ideale è preposta alla sua creazione reale. In altre parole: il simbolo Paterno ideale odia simbolicamente il simbolo Paterno reale; mentre il simbolo Materno ideale, odia anche esso, simbolicamente il simbolo Paterno reale. Queste due istanze mentali che si formano con il binomio dei simboli reali e ideali, sono quindi, vicendevolmente, una nemica dell' altra; cercando di compensarsi reciprocamente, sottraendosi energia psichica a vicenda; mentre hanno contemporaneamente bisogno per poter esistere, una dell' altra.

Notiamo quindi, da questo concetto, che il simbolo Paterno ideale, n° 1 ( ex Paterno reale ), avente natura astratta e spirituale, prende alimentazione tramite l' energia psichica ottenuta dalla disgregazione, o morte di simboli, che viene ceduta unicamente dai simboli reali ( tramite il simbolo n° 2, Madre reale, ex n° 4, Madre ideale). Ritornando a ridivenire contemporaneamente in questo modo, il simbolo n° 4, anche esso di natura astratta e spirituale, che cede energia psichica per far nascere e formare i simboli reali. Quindi il simbolo n° 4, ha unicamente una funzione operativa e gestionale nel rinnovamento dello spirito. Questo simbolo è preposto alla generazione iniziale dell' energia psichica, necessaria alla conseguente investitura simbolica, occorrente alla successiva fase materializzante dei simboli reali. Questo simbolo, si può quindi definirlo: altruista.

I quattro simboli, hanno quindi delle caratteristiche completamente differenti tra loro, sia nella loro espletazione psichica, che in quella temporale. Ma, sono anche contemporaneamente un unico simbolo, dissociato in quattro temporalità diverse, se visti dal tempo del presente. Queste temporalità, seguono tra loro, una gerarchia psicologica obbligata, che contribuiscono in questo modo a creare:, altrettanto quattro personalità diverse ( moltiplicate per altre quattro personalità ), in base alla diversa disposizione della congiunzione temporale dei simboli posti all' interno della psiche, che formano lo psichismo degli individui. Questa disposizione temporale dei simboli che inizia a formarsi dall' inizio dell' esistenza dell' individuo, formano la base psicologica gerarchica iniziale di ogni individuo, denominata: imprinting di base.